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Kit Top Mount Regolabili


DS3 Project Tuning: impianto frenante Brembo

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PROJECT TUNING DS3 è una preparazione a 360°, in corso di realizzazione presso l’Officina “Elaborare“, su una compatta DS che diventerà così più performante e accattivante in una versione davvero speciale! Il progetto che darà nuova “verve” alla DS3 vedrà un’elaborazione che interverrà progressivamente su assetto, freni, motore e gruppo ruota che saranno presentati sui prossimi numeri della rivista Elaborare.

Preparazione impianto frenante Brembo – Come sulla Peugeot RCZ, anche sulla DS3 è Brembo il nostro partner per l’impianto frenante. Per la DS3 è stato messo a punto un kit su misura, fino ad oggi non presente a catalogo, che prevede dischi ventilati monopezzo da 328 mm di diametro abbinati a pinze a 4 pompanti. Prima l’assetto, poi i freni e infine il motore… dovrebbe essere sempre questa la giusta sequenza di elaborazione di un veicolo, specie se per uso track day. Molto spesso, infatti, in pista si guadagna di più in termini cronometrici con un giusto set up di molle e ammortizzatori, oppure potendo contare su una frenata efficiente e infaticabile, piuttosto che con un upgrade sul propulsore. Ecco perché ancora una volta abbiamo scelto Brembo, un’eccellenza tutta italiana in questo campo, la cui esperienza e competenza viene costantemente sperimentata in Formula 1, mica gymkane nei parcheggi del supermercato!

DS3 impianto frenante Brembo

Kit su misura – Come un vestito di alta sartoria, Brembo ha confezionato per la nostra DS3 un kit su misura, che probabilmente verrà messo in commercio. Il package si compone di una coppia di dischi autoventilanti anteriori, senza fori né baffi (per mantenere inalterato il comfort acustico in frenata) ma generosamente sovradimensionati, visto che si passa da 266 mm ai 328 mm di diametro: un incremento di ben 62 mm in totale e ben xxx sulla fascia frenante! Dischi così imponenti sono morsi da pinze monoblocco a 4 pompanti, con pistoncini contrapposti di differente diametro: due da 40 mm e due da 36 mm. Questa scelta nasce dall’esigenza di uniformare la pressione delle pastiglie sul disco freno, in modo da ottimizzare le performance in frenata e l’usura.

Come va l’impianto frenante di serie – Nei rilevamenti in pista, effettuati con la vettura originale, abbiamo subito apprezzato la notevole prontezza dell’impianto, con le pastiglie che esprimono un ottimo bite iniziale. Nell’utilizzo in pista questa immediatezza, avvertita in un primo momento sotto il pedale centrale, è andata scemando. In ogni caso le prestazioni generali dell’impianto non ne hanno risentito più di tanto, anche sotto stress non ha mai mostrato segni di affaticamento. Segno che sotto questo punto di vista è una vettura sicuramente nata bene. Nel nostro caso essendo la ventilazione a pioli e la fascia frenante liscia, i dischi non hanno un verso di montaggio.

DS3 impianto frenante Brembo

Orientare correttamente un disco sportivo Brembo – E’ un errore comune pensare che la direzione di rotazione del disco, e quindi il suo corretto montaggio, sia determinata solo dall’andamento dei baffi o dei fori presenti su di esso. In realtà, per un disco ventilato, è in primo luogo la geometria delle alette interne di raffreddamento a determinare il verso di rotazione. I dischi Brembo utilizzano tre tipi di ventilazione: aletta dritta, pioli, alette curve. Le prime due non sono direzionali e possono essere utilizzate su entrambi i lati del veicolo. Il terzo tipo, invece, è direzionale e deve essere installato con le alette rivolte all’indietro, dal diametro interno a quello esterno, nel senso di rotazione. Questo orientamento origina una pompa centrifuga: la rotazione del disco crea una corrente d’aria dal centro, attraverso il canale di ventilazione, verso l’esterno incrementando notevolmente la capacità di dissipazione del calore. Inoltre, tutti i dischi Brembo baffati sono direzionali, indipendentemente dalle geometrie delle alette di ventilazione (che comunque vengono realizzate per rispettare quanto detto sopra). Questo tipo di componenti vanno installati in modo che i bordi del baffo più vicini al limite esterno del disco entrino in contatto per primi con la pastiglia.

DS3 impianto frenante Brembo

Come si rodano dischi e pastiglie freno sportive – Innanzitutto bisogna tenere conto che durante il primo periodo di utilizzo delle pastiglie nuove sui dischi (anche quelli già usati), le prestazioni in frenata sono fortemente ridotte, perché la superficie della pastiglia non copia perfettamente le microasperità di quella del disco. Inizialmente, quindi, bisogna evitare frenate brusche, lunghe o da velocità elevate. Nei primi chilometri di utilizzo bisogna eseguire almeno 30 frenate con decelerazione medio/bassa, della durata di circa 3 secondi, percorrendo come minimo un km tra una frenata e l’altra, per consentire l’adeguato raffreddamento dell’impianto. Procedendo con il rodaggio occorre verificare che la frenata diventi omogenea e senza vibrazioni. Nel corso del rodaggio evitare se possibile di arrestare il veicolo subito dopo una frenata. In questa fase preliminare infatti, dischi e pastiglie si scaldano molto di più che nel normale utilizzo, con il rischio di trasmettere il calore al liquido freni e portarlo al punto di ebollizione; tali bolle poi rimangono nell’impianto e ne pregiudicano totalmente l’efficienza.

Kit Brembo DS3 THP 165 CV
2 Dischi anteriori autoventilanti (pioli) 323×28 mm
2 pinze due pezzi, 4 pistoni differenziati
2 coppie pastiglie HP 1000 (sportiva stradale)
2 Staffe supporto pinze
Minuteria

DS3 impianto frenante Brembo

Il progetto DS3 passo dopo passo
Step 1 Presentazione vettura DS3 165 THP QUI
Step 2 Rilevamenti prestazioni DS3  165 THP originale
Step 3 Assetto Ohlins, freni Brembo, ruote. 
Step 4 Elaborazione motore, turbina e scarico
Step 5 Test vettura elaborata, impressioni e rilavementi prestazioni

Segui tutti gli step del DS3 Project tuning clicca qui

Leggi tutti i dettagli della personalizzazione della DS3 by Elaborare clicca qui

Lampade alogene speciali

Citroën C3 Max gara racing a Vallelunga

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E’ stata una splendida vittoria quella conseguita a Vallelunga con la Citroën C3 Max da 250 CV, che Elaborare ha avuto la possibilità di provare nella gara di casa, tappa 2015 del CITE ovvero il Campionato Italiano Turismo Endurance. Ma andiamo per gradi e scopriamo la storia di questa “mostruosa” C3. L’idea della preparazione è dell’azienda milanese 2T Course & Reglage, da sempre vicina ai marchi francesi del Gruppo PSA Peugeot Citroën, che ha voluto sfidarsi in questo progetto schierando una Citroën C3 in pista per competere nel CITE. Sì, avete capito bene, la Citroën C3! Quella piccola citycar normalmente utilizzata in famiglia per andare al lavoro, portare i figli a scuola e andare al supermercato a fare la spesa. Quindi con un approccio decisamente differente dal solito, è partita la sua trasformazione in versione “corsaiola”, una sfida raccolta con un programma “semiufficiale” che ha coinvolto quanto di meglio il mercato poteva offrire in termini di engineering, meccanica e design. (…)

Citroen C3 Max CITE Vallelunga

Così in poco più di due mesi è stata partorita la C3 Max su progetto sviluppato dalla 2T Course & Reglage, sul quale hanno lavorato i tecnici della Procar Motorsport di Pistoia (già partner per l’Italia delle vetture sportive del brand Citroën nei rally) per la parte scocca e assetto, e la MC Motortecnica per il gruppo motore-cambio. L’elaborazione, avvenuta in un tempo ristretto, ha visto le lavorazioni proseguire senza pause, di notte e nei giorni festivi a Pistoia. In tempi brevissimi la C3 è stata completamente smantellata e messa a nudo, spogliata di tutti i fronzoli per partire con l’alleggerimento e il rinforzo della scocca, la costruzione del roll-bar e l’assemblaggio delle componenti meccaniche ed elettroniche, prendendo intelligentemente tutto il meglio delle parti “racing” del gruppo PSA, ingegnerizzando e costruendo “dal nulla” alcune parti speciali.

Citroen C3 Max CITE Vallelunga

L’articolo completo sulla gara con la Citroën C3 Max è su Elaborare 209.

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Cover Elaborare 209

Yokohama Geolandar H/T G056 Suv e Pick-Up

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Quale pneumatico montare sotto un SUV? Yokohama Geolandar H/T G056 ad alte prestazioni per Suv e pick up!

Yokohama Geolandar H/T G056, il nuovo pneumatico per i Suv ed i pick-up di ultima generazione. La sigla H/T del Geolandar G056 è l’acronimo della dicitura Highway Terrain, che identifica pneumatici prettamente destinati all’uso stradale, cittadino e autostradale. Le performance di chilometraggio sono infatti fra le principali caratteristiche di questo modello, che associa anche una superiore trazione sul bagnato, soprattutto in frenata, e un confort di marcia migliorato grazie ad una riduzione del rumore dovuto al rotolamento.Yokohama-Geolandar- HT-G056-3

YOKOHAMA GEOLANDAR – Le innovazioni apportate al Geolandar H/T G056 dipendono molto dalla tecnologia Orange Oil, brevetto Yokohama oramai applicato all’intera gamma. Il succo estratto dalla buccia degli agrumi, la cui associazione alla gomma naturale e agli altri elementi del pneumatico è stata costantemente perfezionata nel corso degli anni, consente infatti di migliorare trazione su bagnato, in primis, e sull’asciutto, assecondando al contempo una minore resistenza al rotolamento e quindi un chilometraggio maggiore, che si traduce in risparmio di carburante. Oltre alla composizione della mescola, contribuisce a minimizzare la rumorosità il peculiare disegno battistrada di questo modello di pneumatico, costruito secondo la cosiddetta “variazione a 5 passi” (tasselli di forme diverse vengono intervallati costantemente e coerentemente sul battistrada, in modo tale da rendere uniforme la frequenza del rumore dovuto al rotolamento e al contatto con il suolo). La costruzione del Geolandar G056 concorre infine ad aumentare questo confort, grazie alla sua rinnovata robustezza e resistenza.

Yokohama-Geolandar- HT-G056-2

YOKOHAMA GEOLANDAR BATTISTRADA – In particolare, il battistrada è caratterizzato da blocchi chiamati “adoptive”, ovvero in grado di adattarsi al fondo stradale, per generare il massimo del grip. Tali blocchi battistrada sono posizionati sia al centro del pneumatico, sia sulle spalle, per un’aderenza totale e costante in ogni area. La trazione è implementata, sul bagnato in particolare, grazie a delle piccole alette poste all’interno delle scanalature trasversali, sia all’interno del disegno, sia sulle spalle: in questo modo l’acqua viene efficacemente dispersa e le alette contribuiscono a massimizzare l’aderenza a terra. Tali incavi rappresentano una delle migliorie più importanti del nuovo prodotto, che andrà progressivamente a sostituire il profilo G051: esse sono state infatti aumentate del 7%. Oltre alle “multiple lug grooves” appena descritte, esistono 4 larghe scanalature centrali che corrono lungo tutta la circonferenza del Geolandar H/T G056: caratterizzate da un andamento a zig-zag, offrono maggiore contrasto all’aquaplaning e ottime performance di frenata sul bagnato.

YOKOHAMA GEOLANDAR MISURA – Il nuovo Geolandar H/T G056 sarà disponibile a partire dalle prossime settimane in una gamma di misure da 16”, 17” e 18”, capaci di equipaggiare tutti i moderni Suv e pick-up presenti sul mercato. Il nome Geolandar deriva dall’unione delle parole “Geo” (dal greco, terra) e “Land” (dall’inglese, terra/terreno): il suo significato rimanda quindi a pneumatici in grado di attraversare qualsiasi terreno sulla terra, proprio la promessa di utilizzo dei vari modelli appartenenti alla gamma Geolandar, prodotta a partire dal 1996 da Yokohama.

Yokohama-Geolandar- HT-G056-1

Honda S2000 elaborazione Rorally Sport

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Questa Honda S2000, elaborata per i track day, è frutto della perizia e dedizione del tuner piemenotese Roberto Peirano, titolare della Rorally Sport, è un tecnico tanto preparato quanto modesto. Le sue auto ci hanno sempre impressionato per le eccellenti doti dinamiche in pista più che per le cure estetiche.non fa eccezione alla regola. Il motore ha subito un soft tuning basato sul montaggio di un kit aspirazione diretta K&N, scarico completo HKS HI Silent Power, oil catch tank artigianale. Per rendere l’auto particolarmente veloce in pista è stato curato maniacalmente l’assetto, con l’adozione di un kit coilover KW Variante3 elaborato, altezze e angoli sospensioni riviste, modifica angolo Ackermann, barre stabilizzatrici maggiorate anteriore e posteriore Cusco, barra duomi anteriore Spoon, posteriore artigianale. Inoltre sono state realizzate artigianalmente delle barre di rinforzo sottoscocca. I cerchi sono Enkei RPF1 con pneumatici semislick. Completa il tutto una coppia conica accorciata, abbinata ad una Yellow Jacket per la regolazione del tachimetro.

Ford Focus RS elaborazione Fluido Corse

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Una Ford Focus davvero interessante è in fase di messa a punto presso l’officina Fluido Corse di Vado (BO). Il propulsore Ford infatti è abbinato ad un turbocompressore con asse giranti montato su cuscinetti, unitamente ad un nuovo plenum realizzato artigianalmente e a una radicale rivisitazione del motore. L’elettronica di gestione originale è stata sostituita con una EFI Euro2.

Triettorie auto Mugello Seat Ibiza Cup VIDEO

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Traiettorie al Mugello 1 giro on board con la Seat Ibiza del Trofeo Castrol Cup
Mugello_Racing_Circuit_track_mappa

 

Gusta la GARA 1, turno pilota 1 (Mancini) al MUGELLO della Seat Ibiza Cupra Castrol Cup


Seat Ibiza Cup Calendario date 2015

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La Seat Ibiza Cup da Monza al Mugello. Si scaldano i motori delle Ibiza e delle Leon nelle gare in pista sui circuiti più belli.

Partito da Monza si avvia verso la conclusione al Mugello la stagione di gare per Seat Motorsport, che lancia le piccole Seat Ibiza dell’omonima Seat Ibiza Cup lungo il tempio della velocità toscana: MUGELLO.
Due le sessioni di prova e due le gare in programma, ognuna di 48 minuti è 1 giro, ed al via saranno schierate ben 17 auto.

Seat Ibiza Cup

Questa che prenderà il via sarà la quinta stagione per le piccole di casa Martorell, che mettono a disposizione dei piloti una preparazione estremamente professionali, sul piano tecnico, con costi di accesso particolarmente contenuti.
La Ibiza Cupra deriva direttamente dalla vettura di serie, ma offre in questa configurazione ben 200 cavalli e 270 Nm di coppia massima.Seat Ibiza Cup da 200 cavalli

Seat Ibiza Cup campionato 2015 le date:
Monza – 30/31 Maggio
Imola – 27/28 Giugno
Pergusa – 25/26 Luglio
Vallelunga – 12/13 Settembre
Misano – 26/27 Settembre
Mugello – 17/18 Ottobre

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Leon Cup MUGELLO

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Sul circuito toscano del Mugello questo WK scende in pista la Seat Leon Cup Racer con i colori di ELABORARE, equipaggio Jimmy Ghione / Giovanni Mancini nella prima edizione 2015 del Campionato Leon Cup.

Seat Leon Cup Racer

Prende il via la prima edizione del Campionato Leon Cup, che vede in griglia di partenza la Seat Leon Cup Racer, una sportiva purosangue sviluppata per permettere ai piloti di tutte le categorie di correre con soddisfazione ma a costi contenuti. Monza sarà la prima tappa e gli equipaggi schierati al via saranno 15.

La base di partenza è la Seat Leon di serie, ma per arrivare alla definitiva Cup Racer Seat ha impiegato tutto il know-how del reparto tecnico. La potenza massima è salita a 330 cavalli e la coppia a 410 Nm, il tutto condito da ammortizzatori regolabili così come l’ala posteriore per una maggiore deportanza in funzione della pista da affrontare e carreggiate allargate di 130 mm.

Seat Leon Cup Racer in pista

LEON CUP calendario gare campionato 2015
Monza 30/31 Maggio –  Imola 27/28 Giugno – Pergusa 25/26 Luglio – Vallelunga 12/13 Settembre – Misano 26/27 Settembre – Mugello – 17/18 Ottobre

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Ghione-mancini11

Noi abbiamo anche avuto la possibilità di provarla sul Circuito di Franciacorta, il Daniel Bonari per chi è pratico e preferisce i nomi, in collaborazione proprio con Seat Motorsport e ne siamo rimasti sbalorditi. Una preparazione ed un allestimento come il Cup Racer riescono a trasformare la Leon in una vera e propria belva mangiacordoli, senza fronzoli e senza giri di parole. Un paio di giri per mettere in sesto le gomme, rigorosamente slick, ed i freni, con dischi anteriori ventilati da 362 mm e posteriori da 272 mm sempre ventilari, e via a dare tanto gas. L’aspetto migliore? Assolutamente la tenuta dell’assetto: si riesce a spingere forte ed in modo piuttosto naturale, senza che la Leon perda colpi o si scomponga. Certo meglio evitare di anticipare la riapertura del gas in uscita di curva perchè altrimenti la linea che si segue è dritta, dobbiamo pur sempre ricordarci che è una trazione anteriore!

Seat Leon Cup Racer dashboard

Cambi di direzione veloci e telaio sufficientemente rigido da far staccare da terra la ruota posteriore interna quando si percorrono curve al limite dell’aderenza: l’auto tiene, il telaio pure, e si guida in moto sciolto. L’accortenza da avere in guida è classica e votata tanto  all’ottica pista, dove “si accelera tanto e si frena tanto, non si ha la modularità della guida stradale”: bisogna cercare di accelerare con il piede destro e frenare con il sinistro, tanto la frizione non c’è poichè il cambio è un automatico a 6 rapporti con paddle al volante, e poi il pedale del freno è così duro che si può avere qualche difficoltà nel premerlo a fondo. Ma d’altronde, ragionandoci, è anche bene così, poichè non si perde tempo nel passaggio dello stesso piede da un pedale all’altro e ci si proietta in una dimensione di maggiore reattività.

Seat Leon Cup Racer dietro

Insomma, un buon modo per spendere 70.000 euro (per l’auto base) e cominciare l’avventura in pista? Noi diciamo di si.

Leggi anche altre informazioni PREZZI e RIFERIMENTI QUI

Rallye mon amour!

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Libro-Rally-Alberto-Bergamaschi-R

E' in libreria “Dai banchi di scuola al Turini. Rallye di MonteCarlo: la corsa della vita”, il nuovo volume del giornalista-pilota e uomo di PR Alberto Bergamaschi. Il libro ripercorre quarant’anni di passione attraverso un’autobiografia di rallysta sempre pronto alla sfida e a gettare il cuore oltre l'ostacolo! E' soprattutto una favola autobiografica, la storia di un sogno che finalmente si realizza, ma iniziato sui banchi di scuola fantasticando avventure impensabili tra controsterzi e rumori di scarico e trasformando l’innocente banco (a due posti) di scuola in macchina da corsa, anzi da rally. Il volume, che costa 28,00 Euro, conta 144 pagine suddivise in 14 capitoli anzi 14 “prove speciali”, con 230 fotografie a colori e 22 tra illustrazioni e cartine del percorso, dove spicca la magica “notte del Turini”, pervaso da condizioni climatiche più imprevedibili che mai, seguito da migliaia di spettatori incuranti del freddo e della neve, dove il fascino del rally mostra tutta la sua essenza.

Cambio ora da LEGALE a SOLARE 2015 -2016

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rolex daytona oro giallo

Domenica 25 ottobre 2015 cambia l'ora! Vi spieghiamo come funziona, come fare e quando fare il cambio con lo spostamento delle lancette. Come tutti gli autunni l'ultima domenica di ottobre si effettua il passaggio dall'ora legale all'ora solare. Nella notte tra sabato e domenica 25 ottobre alle ore 03:00 bisogna spostare le lancette indietro di un'ora, fino alle 2:00. In questo modo si dorme un'ora di più e si recuperano i 60 minuti persi in primavera. Guarda anche il video qui sotto, che ti spiega come spostare le lancette indietro di un'ora  e aggiornare l'orario. [youtube]http://www.youtube.com/watch?v=VIT8bezDMTg[/youtube] Video che spiega come cambiare orario [youtube]http://www.youtube.com/watch?v=vOETuNMIqQU[/youtube] PERCHE' SI CAMBIA ORA ALLE 3? - Questi orari sono stati scelti perché sono quelli in cui la circolazione dei treni e degli altri mezzi pubblici è ridotta al minimo e quindi si minimizzano i disallineamenti rispetto agli orari giornalieri programmati. L'ora legale scatta contemporaneamente in tutta l'Unione: se il cambio avviene dunque fra le 2 e le 3 nell'Europa centrale, avviene fra l'una e le 2 in Gran Bretagna e in Portogallo, e fra le 3 e le 4 in Grecia. Quando torna l’ora legale? A marzo 2016. QUANDO E' NATA L'ORA LEGALE? - In Italia l'ora legale è stata adottata per la prima volta nel 1916, tramite il decreto legislativo n. 631 del 25 maggio, ed è rimasta in uso fino al 1920. Tra il 1940 e il 1948 fu abolita e ripristinata diverse volte a causa della Seconda guerra mondiale. Lo scopo dell'ora legale è quello di consentire un risparmio energetico grazie al minore utilizzo dell'illuminazione elettrica. L'ora legale non può ovviamente aumentare le ore di luce disponibili, ma solo indurre un maggior sfruttamento delle ore di luce che sono solitamente "sprecate" a causa delle abitudini di orario. Leggi anche da solare a legale QUI Quando avvengono gli altri cambi orari solare-legale
2014 - Nella notte fra sabato 29 marzo 2014 e domenica 30 marzo 2014 Nella notte fra sabato 25 ottobre 2014 e domenica 26 ottobre 2014
2015 Nella notte fra sabato 28 marzo 2015 e domenica 29 marzo 2015 Nella notte fra sabato 24 ottobre 2015 e domenica 25 ottobre 2015
2016 Nella notte fra sabato 26 marzo 2016 e domenica 27 marzo 2016 Nella notte fra sabato 29 ottobre 2016 e domenica 30 ottobre 2016
2017 Nella notte fra sabato 25 marzo 2017 e domenica 26 marzo 2017 Nella notte fra sabato 28 ottobre 2017 e domenica 29 ottobre 2017
2018 Nella notte fra sabato 24 marzo 2018 e domenica 25 marzo 2018 Nella notte fra sabato 27 ottobre 2018 e domenica 28 ottobre 2018
2019 Nella notte fra sabato 30 marzo 2019 e domenica 31 marzo 2019 Nella notte fra sabato 26 ottobre 2019 e domenica 27 ottobre 2019
2020 Nella notte fra sabato 28 marzo 2020 e domenica 29 marzo 2020 Nella notte fra sabato 24 ottobre 2020 e domenica 25 ottobre 2020
2021 Nella notte fra sabato 27 marzo 2021 e domenica 28 marzo 2021 Nella notte fra sabato 30 ottobre 2021 e domenica 31 ottobre 2021
2022 Nella notte fra sabato 26 marzo 2022 e domenica 27 marzo 2022 Nella notte fra sabato 29 ottobre 2022 e domenica 30 ottobre 2022
2023 Nella notte fra sabato 25 marzo 2023 e domenica 26 marzo 2023 Nella notte fra sabato 28 ottobre 2023 e domenica 29 ottobre 2023
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2027 Nella notte fra sabato 27 marzo 2027 e domenica 28 marzo 2027 Nella notte fra sabato 30 ottobre 2027 e domenica 31 ottobre 2027
2028 Nella notte fra sabato 25 marzo 2028 e domenica 26 marzo 2028 Nella notte fra sabato 28 ottobre 2028 e domenica 29 ottobre 2028
  Come rimettere le lancette? Ecco qui spiegato come spostare le lancette per rimettere l'orario e non sbagliare. cambio ora solare legale 2012   Guarda anche tutti i cambi dell'ora LINK QUI  PASSIONE OROLOGIO DA POLSO - La passione per gli orologi si articola attraverso numerose sfaccettature. Soprattutto l’estetica, le funzioni e si valuta successivamente la portabilità. Ma alla fine la scelta arriva da una spinta del cuore. L'orologio è in grado di sussurrare parole ad ogni appassionato, che solo lui riesce ad intendere.  L’appassionato impara a distinguere a grandi linee il principio di funzionamento dell’orologio e, cosa utilissima quando si visitano i mercatini, ad accorgersi dei difetti risolvibili facilmente da un orologiaio, concludendo così ottimi affari. Solo l’estetica di un meccanismo può soddisfare l’appassionato. Ecco quindi che assumono grande importanza le finiture. rosso_corsa_orologio_RALLYE

BMW 320d elaborazione 265 CV

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BMW 320d 265 CV

L'elaborazione su questa BMW 320d E90 ha portato una potenza massima di 265 CV ed una coppia di 513 Nm, un vero diesel per i consumi e benzina per le prestazioni. Ad una “signora” come la BMW 320d abbiamo sempre ritenuto di dover dare del “lei”, trattandola con riguardo e il dovuto rispetto. Di solito è una vettura di rappresentanza e d'immagine, ma può rivelarsi un concentrato di emozioni e di divertimento che difficilmente potrebbe avere eguali, soprattutto quando si personalizzano estetica e motore secondo i propri gusti. Quando parliamo di tuning spesso si tratta di vere e proprie opere d’arte in esemplare unico dal valore difficilmente definibile. Allora bando alle ciance, è arrivato il momento di mettere sotto i riflettori questo magnifico cavallo di razza. (...) BMW 320d 265 CV Estetica con stile - Uno degli aspetti che forse attira maggiormente l’attenzione ancor prima di ascoltare il rombo del motore. “Carbonio, tanto carbonio, ma in punti ben precisi e sparso in modo uniforme, elegante e schematico”, più o meno è stata questa l’idea dietro l’upgrade “visivo” della BMW. Così in composito sono lo splitter, lo spoiler posteriore, le calotte degli specchietti, la calandra e la cover del volante; gli Angel Eyes sono d’obbligo su una BMW e il proprietario non ci ha pensato due volte ad installarli, così come le stripes M Performance, i cerchi da 19” e il cofano motore specifico. (...) BMW 320d 265 CV Scheda tuning BMW 320d elaborazione 265 CV Motore Installazione BMW Performance Power Kit per BMW 320d Installazione scarico completo Ragazzon con kit catalizzatore sportivo 200 celle Installazione turbina completa maggiorata con kit guarnizioni completo + modifiche per alloggio turbina maggiorata + modifiche per carico/scarico olio + modifica cassa filtro aria Mappatura centralina elettronica dedicata con eliminazione FAP Installazione modulo rail Rapid Dimsport Installazione kit pompa gasolio supplementare Installazione manometro pressione turbo Prosport Performance Regolazione meccanica pressione turbo a banco Rimappatura elettronica con messa a punto finale anche per gara rombo diesel Installazione intercooler maggiorato Orra Racing Installazione su scarico di valvola Capristo apri/chiudi con controllo da remoto/telecomando Installazione modulo pedale acceleratore Sprintbooster ESTETICA Splitter in carbonio Calandra frontale in carbonio Calotte specchi in carbonio Alettone in carbonio Pedaliera sportiva BMW performance Stripes BMW performance Volante M con cover in carbonio Cofano motore con prese d’aria e bombatura metallica Airscoop Fanali anteriori led Angel Eyes Cerchi da 19” Z-Performance BMW 320d 265 CV Il resto dell'articolo sul test a bordo della BMW 320d E90 è su Elaborare 209. ABBONATI ad ELABORARE _link QUI (lo ricevi a casa velocemente!) ABBONATI alla rivista per riceverla a casa QUI (diverse opzioni a partire da 9 Euro) ACQUISTA la VERSIONE DIGITALE (abbonamento o singolo numero) su - Elaborare SHOP link QUI - PocketMags link QUI (la puoi consultare anche da tablet Ipad o Android) - EzPress link QUI Cover Elaborare 209

Renault Clio Williams elaborazione 233 CV

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Renault Clio Williams by Arseni Aerospace

Questa elaborazione della Renault Clio Williams vanta una potenza di ben 233 CV e una coppia di 225 Nm, con 90 CV in più sul propulsore e 140 Kg in meno sulla scocca, grazie a sospensioni raffinatissime, materiali nobili e di derivazione aeronautica realizzati da Arseni Aerospace. Così la Clio è un vero aereo che vola fra i cordoli!(...) Ci sono auto che hanno lasciato un segno nel cuore degli appassionati come sulle strade. La protagonista di questo servizio è stata una vera icona degli anni ’90, con il DNA per le competizioni scritte a lettere dorate nella sua denominazione: Clio Williams! Questa vettura ha corso un po’ ovunque, dai Rally ai Trofei passando per i cordoli di tutte le piste del mondo, ha dato filo da torcere a degne avversarie, spesso malgrado potenze superiori, dimostrando tutta la sua indole di francesina tutto pepe. Renault Clio Williams by Arseni Aerospace Ma soprattutto ha stregato più di una generazione, risultando ancora oggi molto ricercata fra i collezionisti. E’ una macchina realizzata per un pubblico esigente i cui esemplari sono stati gelosamente custoditi in condizioni pari al nuovo, oppure oggetto di elaborazioni più o meno intense per l'utilizzo corsaiolo in pista. Una di queste ve la vogliamo raccontare in questo articolo, unica nel suo genere o meglio unica al mondo oseremmo dire. Al primo impatto visivo potrebbe sembrare la solita auto stradale, giusto un po’ modificata per l'uso agonistico in circuito, ma dando una sbirciatina sotto le sue minigonne, ci si accorge che c'è molto di più di una semplice e tradizionale preparazione. Renault Clio Williams 233 CV-02 Scheda tuning Renault Clio Williams Motore Basamento Clio FR7 Albero motore Clio R3 Volano Clio R3 modificato Bielle in titanio ad H rovesciata e profilo a clessidra Pistoni stampati Gruppo A Rapporto di compressione 13,5:1 Circuito lubrificazione modificata Corpo farfallato da 70 mm Circuito aspirazione modificato con presa d'aria dinamica Radiatore dell'olio Elettronica Centralina EFI Mappatura e cablaggio realizzate ad hoc Trasmissione Cambio sequenziale Renault Sport 6 marce Frizione bidisco Semiassi rinforzati Sospensioni Anteriori McPherson Gruppo A Triangolo inferiore in Ergal Barra stabilizzatrice d. 22 mm Biellette di collegamento in Ergal Top mount superiore in Ergal Convergenza, caster e camber regolabili Collegamenti su uniball Posteriori a ruote indipendenti Bracci inferiori in Ergal infulcrati su albero in acciaio Kiti coilover Marzocchi con regolazione in compressione ed estensione Barra stabilizzatrice d. 24 mm Collegamenti su uniball Convergenza e camber regolabili Freni Anteriori AP Racing d. 300 mm Pinze a 6 pompanti Ruote Pneumatici Avon 9,5x21,5x16 Cerchi 9Jx16” Renault Clio Williams by Arseni Aerospace Il resto dell'articolo sulla Renault Clio Williams è su Elaborare 209. ABBONATI ad ELABORARE _link QUI (lo ricevi a casa velocemente!) ABBONATI alla rivista per riceverla a casa QUI (diverse opzioni a partire da 9 Euro) ACQUISTA la VERSIONE DIGITALE (abbonamento o singolo numero) su - Elaborare SHOP link QUI - PocketMags link QUI (la puoi consultare anche da tablet Ipad o Android) - EzPress link QUI Cover Elaborare 209

Freni Hi-Performance

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Freni Hi-Performance RBR

Movit brakes è un'azienda tedesca leader nella progettazione di kit impianti frenanti maggiorati di alta gamma, sia a proprio marchio che per tuner europei rinomati o per molte auto sportive in commercio, distribuita in esclusiva in Italia da FTC Automotive, divisione auto di RBR International srl. Il parametro richiesto da Movit brakes è la qualità senza compromessi, utilizzando il miglior materiale per ogni singolo componente, come le fasce frenanti a “fori piccoli”, le staffe in acciaio, le pastiglie a mescola dedicata o le tubazioni in treccia sportive. Le applicazioni sono molteplici: si passa dalle misure per i 16” - 304 mm x 32 mm, fino ad arrivare ai 21” - 460 mm x 36 mm, senza dimenticare la linea “Carboceramic” per vetture di alta gamma. Freni Hi-Performance RBR Un particolare molto importante è la filosofia utilizzata per le misure della fascia frenante. Dove la concorrenza per un cerchio da 17” propone un disco da 328/330 mm di diametro per 26/30 mm di spessore, Movit brakes impiega un 322 mm x 32 mm: a fronte di un diametro più piccolo viene incrementato lo spessore, soluzione preferibile in caso di impieghi gravosi (uso pista), perché il beneficio dovuto alla maggiore ventilazione compensa di gran lunga il fatto di disporre di una fascia frenante più ridotta.

Renault Clio 1.8 elaborazione 129 CV

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Renault Clio 1.8 129 CV

Questa Renault Clio ha subìto un'elaborazione davvero impressionante con ben 129 CV di potenza e 147 Nm di coppia, una carrozzeria completamente modificata, allargata, quasi fatta esplodere. Il motore originale della Clio RT del 1992 è stato asportato per fare posto al 1.8 16V della Renault 19. Infine, interni arcobaleno e sound da rock bar. Prendere una Clio RT del 1992, quella che fu del papà, e stravolgerla con le proprie mani da capo a piedi: ecco la Clio di Rubens, un’auto che non ha praticamente più nulla di quella originale. Si è trattato di un lavoro lungo, iniziato nel 1998 e mai terminato: un tuning per nulla soft, teso soprattutto a esaltare il lato estetico, quello da show-car. La Clio originale era gialla, poi è diventata verde e ora sfoggia il bellissimo colore che vedete in questo servizio. Ma lo spettacolo è anche nell’abitacolo dove tutto, dai pannelli porta al cruscotto, dal tetto ai tappetini, sembra uscito dalla tavolozza di un pittore tropicale. La meccanica, in ogni caso, non è quella della vettura che fu, a partire dal motore 1.2 8V sostituito con un più prestante 1.8 16V di provenienza Renault 19. Lo stereo è di quelli che fanno frantumare i vetri con un subwoofer da 2.000 Watt e un amplificatore che non è da meno (...). Renault Clio 1.8 129 CV Motore e trasmissione - Una vecchia Renault 19 abbandonata ha “regalato” il motore a questa Clio. Via dunque il vecchio 1.2 a 8 valvole e dentro il 1.8 16V, utilizzato comunque anche sulle Clio di quegli anni. Ora troviamo l’aspirazione rifatta, gli alberi a camme sostituiti e la centralina rimappata. Scheda tuning Renault Clio 1.8 Motore 1.8 R19 16V Kit aspirazione diretta Alberi a camme rifatti Cantralina rimappata Scarico completo in acciaio Gr. N Assetto Kw regolabili a ghiera in estensione e compressione anteriori Koni regolabili Barra duomi Distanziali 5 cm anteriori e posteriori Freni Tarox con dischi baffati e forati anteriori Carrozzeria Allargamento 7 cm al posteriore (per lato) con parti in vetroresina Allargamento 5 cm posteriore (per lato) con parti in vetroresina Mono tergicristallo Presa aria sul tetto Fari anteriori Engel con kit Xeno Specchietti retrovisori anni '70-'80 Cerchi OZ Racing da 14” Pneumatici Yokohama 185/55 R14 Yokohama AO48 Totale intervento tuning 20.000 Euro, manodopera esclusa. Renault Clio 1.8 129 CV Il resto dell'articolo sulla Renault Clio 1.8 è su Elaborare 209. ABBONATI ad ELABORARE _link QUI (lo ricevi a casa velocemente!) ABBONATI alla rivista per riceverla a casa QUI (diverse opzioni a partire da 9 Euro) ACQUISTA la VERSIONE DIGITALE (abbonamento o singolo numero) su - Elaborare SHOP link QUI - PocketMags link QUI (la puoi consultare anche da tablet Ipad o Android) - EzPress link QUI Cover Elaborare 209

Grande Punto Abarth elaborazione 241 CV

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Grande Punto Abarth BR-Garage

I tecnici della BR Garage hanno completato la preparazione di una Grande Punto Abarth un po’ al di fuori dei canonici schemi. La scelta del turbocompressore infatti è caduta su un Air Research con asse giranti montato su cuscinetti ceramici, al fine di garantire un ridotto lag. Il motore è stato completamente rivisto con l’adozione di pistoni stampati, bielle in acciaio ad H rovesciata, aspirazione diretta, scarico catalizzato artigianale, iniettori da 390 cc e, ovviamente, una nuova messa a punto dell’elettronica di gestione per l’adeguamento dei parametri di gestione del turbo, accensione e tempi di iniezione. In questa configurazione il propulsore ha erogato 241 CV e 30 kgm di coppia, con una curva di erogazione piena sin dai bassi regimi. Completano l'intervento il set di strumenti aggiuntivi e i sedili Recaro. Info:Tel. 030/2150752

Tuning Line by Dimsport

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Dimsport Tuning Line

Dimsport è in grado di soddisfare tutte le richieste grazie alla sua Tuning Line, il programma più completo dedicato alla calibrazione motore. Ogni vettura ha infatti esigenze diverse e, soprattutto, ogni appassionato vuole intervenire sulla centralina della propria auto in modo personalizzato. La soluzione Race, composta da una serie di software e strumenti dedicati per i professionisti, è l’ideale per chi cerca la massima personalizzazione. Si tratta del primo prodotto sviluppato da Dimsport, grazie al quale è possibile eseguire la riprogrammazione delle centraline di qualsiasi vettura. New Trasdata è lo strumento per lavorare “a banco” in grado di supportare tutti i microprocessori utilizzati dalle varie tipologie di veicolo, consentendo di ottimizzare le prestazioni anche di quei mezzi la cui centralina è dotata di sistema “antituning”. Mentre New Genius e My Genius sono le consolle con le quali è possibile intervenire sui parametri della centralina per migliorarne le prestazioni. Per chi, invece, non vuole operare direttamente sulla centralina, Dimsport propone Rapid, la sua linea di moduli aggiuntivi plug&play. Con oltre 100.000 unità vendute a partire dal 1995, i moduli Rapid sono facili da installare e adatti per un’ampia gamma di auto. Disponibili da sempre per vetture turbodiesel, grazie al modulo Rapid TPM ora si possono utilizzare anche su quelle turbo benzina. La novità 2015 è il software dedicato per i moduli Rapid TPM, grazie al quale è possibile intervenire su numerosi parametri, permettendo un’ottimizzazione ancora più semplice delle prestazioni.

Auto Sport Prototipo by Wolf Racing Cars

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La Wolf Racing Cars propone una rinnovata gamma di vetture Sport Prototipo. Due biposto e due monoposto, sei i motori disponibili.

Il marchio sportivo Wolf Racing Cars, avviato nel 1976 dal canadese Walter Wolf, ha lanciato una nuova gamma di auto Sport Prototipo a ruote coperte, sia in versione monoposto che biposto. Novità per la biposto Wolf GB08, che adesso si offre ai clienti anche nelle versioni con motore da 1 litro e potenza di 215 cavalli, denominata "Light" grazie anche al peso di soli 420 kg, e con motore 1.6 litri da 270 cavalli, chiamata "Superlight" certamente per il peso di 430 kg ma soprattutto per il rapporto peso/potenza pari a 1.6! Per la GB08S è arrivata anche la versione CN4, disponibile o con il motore 3.0 V6 Cadillac da 315 cavalli o con il propulsore V8 Wolf Power da 500 cavalli. Le monoposto [2]

VW Scirocco TSI elaborazione 360 CV

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VW Scirocco TSI by TPV Racing

Il motore Volkswagen TSI da 200 CV ha un potenziale enorme: bastano pochissimi interventi per ottenere livelli di potenza ai limiti dell’incredibile. Come nel caso della Scirocco elaborata dalla TPV Racing che, con un turbo K04, eroga 360 CV! Il microcosmo del tuning romano è formato da tanti giovani neofiti, ma anche da appassionati della vecchia guardia. VW Scirocco TSI by TPV RacingQuelli che si vedono da anni sul tronchetto della Roma l’Aquila, dell’Obelisco e dell’area di servizio Pisana Interna. Ci conosciamo da una vita, siamo cresciuti insieme e, pur con qualche vecchia ruggine, la nostra amicizia dura da più di vent'anni. Nonostante ciò, il mio amico Pinolo si è sempre rifiutato di farmi provare le sue macchine. Non sono mai riuscito a mettere le mani sulla sua Uno Turbo: leggenda vuole che la conservasse sotto il cellophane nel suo box e nessuno poteva sfiorarla! La speranza di poter testare la sua Golf era quindi ridotta al lumicino quando, ultimamente, ho cercato di convincerlo per l’ennesima volta. Pur di non darmi questa soddisfazione, mi ha ripagato con una dritta: “Sai, c’è una Scirocco TSI che con elettronica, scarico e turbo K04 fa paura. Va più forte della mia. Ti metto in contatto col proprietario, la provi e poi mi fai sapere che ne pensi… lo sai che quel TSI è un motore pazzesco? Gli metti un K04 tipo S3/TTS, un’elettronica fatta bene e fai più cavalli del TFSI!”. Insomma: me l’ha messa in modo da farmi contento e… insomma, ci siamo capiti. Dopo la prova, devo dire che Pinolo aveva ragione e la Scirocco TPV Racing è veramente qualcosa di pazzesco. Alla guida trasmette le sensazioni di un simulatore per PS3 per quanto è facile raggiungere velocità terrificanti. Anche se, motore a parte, qualche miglioria si può ancora realizzare… VW Scirocco TSI by TPV RacingIl resto della pepata preparazione della VW Scirocco TSI by TPV Racing è su Elaborare 179. ABBONATI ad ELABORARE link QUI (lo ricevi a casa velocemente!)   Copertina Elaborare 179
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